San Ferran è la località da visitare se siete alla ricerca dell’anima più autenticamente alternativa dell’isola di Formentera.
Un piccolo insediamento situato nell’entroterra, che è stato la culla del movimento hippie a partire dagli anni ‘60, ovvero dal periodo di sviluppo di questo modello di vita che anche qui ha lasciato la propria impronta artistica, culturale, sociale e i cui adepti venivano chiamati dagli abitanti dell’isola “peluts”, cioè capelloni.
Queste tracce possono essere rinvenute ancora oggi nelle botteghe e nei locali di questo piccolo borgo, che mantiene un’atmosfera più riparata dall’influenza del turismo ma al tempo stesso una vita notturna vivace ed attraente proprio grazie al suo fermento culturale.
Nelle vie di San Ferran è possibile trovare botteghe artigianali, negozi di gioielli o di strumenti musicali. Il più famoso tra questi ultimi è il “Formentera Guitars”, laboratorio artigianale di chitarre e contrabbassi che si dice abbia rifornito niente meno che i Pink Floyd.
Il legame di San Ferran con la musica si esprime anche nei numerosi concerti gratuiti e jam session che riempiono le serate estive.
Oltre alle attività commerciali, esistono poi locali storici divenuti poi veri e propri luoghi di ritrovo per la comunità hippy come il “Fonda Pepe”.
L’impronta artistica di questa località è poi chiaramente visibile nel famoso Mercato dell’Arte, fondato da María Teresa Matilla López, attivo da maggio a ottobre sulla Carrer Mayor: un modo per riscoprire l’isola attraverso gli occhi dei pittori che hanno fermato su tela gli scorci più suggestivi o le emozioni a essi collegate. Ma anche per trovare prodotti artigianali di altri generi, godendosi una passeggiata tra le bancarelle.
La festa del Santo Patrono si festeggia il 30 maggio ed è una bella occasione per immergersi in pieno nell’atmosfera locale.
Un altro luogo da ricordare, accanto alla caratteristica piazza con la bella chiesa di tradizione rurale, è la Biblioteca Internacional, fondata da Robert Lewis Baldon, un architetto americano in fuga sull’isola per cambiare vita e che dal 1966 in avanti raccolse oltre 25.000 volumi, dando vita a un fervente ritrovo per intellettuali e artisti.